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A me piace la montagna, ma oggi fa niente

Saluti a voi!

Come molti miei conoscenti e amici sanno, io non sono propriamente un amante del mare. Tutt’altro: gran parte della mia vita vacanziera io l’ho passata sopra i 1300 metri sul livello del mare e da lì abbiamo toccato ogni punta possibile per un ragazzino svogliato.

Oggi, ad ogni modo mi trovo in quel di Bari. Il motivo? Presto detto: la mia Lei fa la relatrice ad un congresso scientifico, assolutamente inarrivabile per la mia mente limitata, e quindi ne approfitto per girare la città. Sono giustappunto rientrato dopo aver girato tutta la parte del porto, quella un po’ più storica.

Sono letteralmente sbalordito. L’immagine che si ha (che ho) delle città del Sud è quella che stolidamente mi viene passata dai giornali/telegiornali: sporcizia, criminalità, degrado, ecc. Bari è un gioiello, un pugno in faccia agli stereotipi del brianzolo leghista e all’ignoranza di chi, come me, non ci ha mai messo piede. Sicuramente ci saranno problemi, lo immagino. Una giornata da turista non può darti la visione completa di una città, della sua quotidianità, della sua situazione, ma l’impressione che ne ho ricavato è estasiata.

Bari è una splendida città. Chiarissima, anche nei suoi vicoli più stretti dove la luce del sole non arriva.C’è la traccia tangibile del passato, con le sue innumerevoli chiese ed immagini votive ad ogni piè sospinto, con i suoi castelli svevi e normanni, con le tracce greche e romane. La gente è solare, le vie sono tranquille, il traffico non è esasperante, i rumori non sono eccessivi.

L’unica cosa eccessiva sono i colori: il bianco della roccia calcarea con cui sono fatte le case più storiche e il blu. Oggi tra cielo e mare era una gara a chi era più blu e non sappiamo ancora chi abbia vinto.20141010_102907

Ho amici che, da Bari e dalla Puglia in generale, sono venuti al Nord. Mi dispiace per loro. Sinceramente. Che uno Stato connivente e assente non gli permetta di lavorare, studiare, vivere, crescere in luoghi così. Mi dispiace che debbano vivere in quella cloaca che è Milano o il suo ancor più osceno hinterland. Mi dispiace che abbiano dovuto dire addio a questi colori.

Gli auguro vivamente, profondamente, con ogni atomo della mia esistenza di poter tornare.

L’Italia non è quella delle zone industriali, dei centri commerciali e dei locali del sabato sera, non credeteci neppure un momento. L’Italia è quella dei paesaggi e dei monumenti, della natura prepotente e della cultura preponderante. State nelle vostre aziende, voi che potete, finché dovete, ma appena siete liberi camminate in giro per le vostre (anche piccole) città: per esperienza so che avete gioielli inaspettati al vostro fianco.

 

2 pensieri su “A me piace la montagna, ma oggi fa niente”

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