La legge del contrappasso
Alcuni giorni fa mi è capitato di leggere questo articolo, che mi ha portato a fare alcune riflessioni.
Il junk food è in crisi: per Coca Cola e Burger King i conti non tornano.
Premetto innanzitutto che non sono un estremista della salute, tutt’altro: ogni tanto sottopongo il mio corpo a gite da BK e ne sono contento.
Va detto però che, tra tutti i lati negativi della nuova situazione economica in cui ci veniamo a trovare, ce ne sono di particolarmente positivi: per l’appunto, la crisi del junk food. Si rinuncia a cibi artefatti, costosi e insalubri preferendo invece piatti tradizionali fatti con ingredenti genuini. Che questa scelta, poi, sia fatta conti alla mano o per scelta razionale, poco importa a mio avviso: l’importante è che queste abitudini tornino a popolare le nostre case.
Sarebbe bello che venissimo (ri)educati alla conservazione del nostro corpo e all’attenzione alle pietanze che assumiamo. Negli anni precrisi era tutto un ingurgitare piatti precotti, bere bibite e mangiare merendine e di questo venivamo convinti da pubblicità invadenti nell’epoca d’oro delle TV commerciali. Ora invece questa crisi (che crisi non è, dato che è una situazione endemica e stabile) ci spinge, volenti o nolenti, a diventare consumatori avveduti, se non addirittura etici.
Personalmente in casa nostra, cerchiamo di fare entrare meno schifezze possibili. Certo, la Nutella è sempre la nutella, ma tra questa e della frutta, mi costa meno la seconda e mi fa estremamente meglio.
PS: il titolo del post deriva dall’articolo all’inizio. Del resto, c’è scritto che BK e Coca Cola dovranno mettersi a dieta. Se non è contrappasso questo, vorrei vedere cosa lo è!
Larry
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